Noi di Modere crediamo che tutti meritino le stesse opportunità e possibilità di arrivare al successo. Per questo motivo, è stato estremamente difficile assistere agli eventi delle ultime due settimane.
In qualità di azienda e cittadino globale, Modere si è sempre impegnata a dare l’esempio. Crediamo che qualsiasi comportamento, azione e politica radicata nell’ingiustizia debba essere condannata, e crediamo nell’utilizzo della nostra piattaforma per contribuire a promuovere un cambiamento positivo. Infatti, non è sufficiente condannare tali comportamenti o non tollerarli all’interno delle nostre mura. Dobbiamo agire per garantire che non esistano nel mondo.
Per cominciare, ci impegniamo a mettere in pratica quanto segue:
- Dare un contributo significativo alle organizzazioni no profit che difendono i diritti umani e combattono contro il razzismo, la brutalità della polizia e la discriminazione.
- Valutare e garantire che le nostre pratiche di impiego e la nostra struttura retributiva siano esenti da pregiudizi razziali o di genere.
- Istituire un Comitato per l’inclusione e l’uguaglianza, sia a livello aziendale sia nel settore delle vendite.
- Creare un programma di mentoring formale per donne e minoranze, finalizzato a favorire lo sviluppo delle carriere e le posizioni di leadership.
- Supportare le aziende di proprietà di persone di colore, donne e appartenenti a minoranze come interlocutori chiave della nostra azienda.
In momenti come questo, mi conforta il modo in cui i nostri valori e i nostri principi aziendali ci guidano come un faro. Ad esempio, essere umili ci impone di ascoltare voci marginalizzate, comprese le comunità di neri, ispanici, indigeni e minoranze. Ci spinge a capire che, se i piccoli gesti che facciamo per mettere in atto il cambiamento sono importanti, questi sono solo l’inizio. Essere dirompente ci induce a parlare, agire e aprire nuove strade sfidando i pregiudizi e le discriminazioni istituzionalizzate. Essere autentici ci impone di mantenere gli stessi valori con integrità in ogni contesto, indipendentemente dalla visibilità o dai riconoscimenti.
Soprattutto, essere compassionevoli ci obbliga necessariamente ad agire. La semplice empatia serve a poco. Cosa significa? Oltre alle iniziative delineate in precedenza, Modere ti incoraggia a partecipare al dialogo, a dire che questi comportamenti e pratiche sono inaccettabili ed esporre cosa puoi fare personalmente per contribuire a promuovere il risanamento e il cambiamento. Cerca di educare te stesso e denunciare le ingiustizie in cui ti imbatti. Non possiamo più rimanere in silenzio.
Nelle ultime settimane ho avuto ogni giorno conversazioni scomode ma imperative sull’equità razziale con i nostri team in tutto il mondo. Trovo che le domande più comuni riguardino il non sapere cosa dire o la paura del giudizio. Abbiamo bisogno che tutti partecipino e agiscano, per non permettere che la vergogna o la paura impediscano di farsi avanti. Tracciamo qui la linea di confine e concentriamoci sul lavorare insieme per sradicare il razzismo che innegabilmente ancora persiste. Invitiamo tutte le aziende, le comunità e le persone, soprattutto quelle che in passato non hanno reagito, a unirsi a noi in questa causa, ora più che mai.
Sono orgogliosa di affermare che il nostro management esecutivo, composto oggi al 50% da donne, rappresenta la diversità in vari modi. La nostra rete di vendita e i nostri clienti abituali rappresentano un pubblico globale. Ma non è sufficiente. Possiamo fare molto meglio e ci impegniamo a fare di più, a sostenere attivamente le comunità marginalizzate e a sfruttare le nostre risorse e la nostra influenza globale per creare soluzioni significative a lungo termine.
Poiché attualmente mi trovo a Washington DC, parteciperò oggi alle proteste pacifiche in onore di George Floyd e delle innumerevoli vite che abbiamo perso a causa della violenza razziale. Non è solo un gesto, ma un impegno per dire che noi di Modere non tolleriamo l’ingiustizia, ma continueremo ad ascoltare, imparare e cercare di creare una società più sicura e più equa per tutti.
Sinceramente,
Asma Ishaq, CEO
